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La Perugia della Rocca Paolina

di Emidio De Albentiis

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PROFESSOR  EMIDIO D. DE ALBENTIIS

Nato a Milano il 30/11/1958, Emidio D. De Albentiis si è laureato in Lettere ad indirizzo Archeologico presso l’Università degli Studi di Perugia nel 1982 con una tesi (poi pubblicata in volume) su Pompei: relatore della sua tesi fu il prof. Filippo Coarelli, uno dei più grandi archeologi classici italiani della nostra epoca. Quale vincitore di concorso, Emidio De Albentiis è stato Docente di ruolo ordinario di Storia dell’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte “Bernardino di Betto” di Perugia dal settembre 1984 all’ottobre 2005. Dal novembre 2005, in seguito a chiamata per inclusione in graduatoria di pubblico concorso, è Docente di ruolo di prima fascia, con contratto a tempo indeterminato, di Stile, Storia dell’arte e del Costume presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, presso il cui Corpo Accademico è stato nominato, nel 2003, Accademico d’Onore. Dal 16 novembre 2018 è stato nominato Direttore dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.

Nel 1989 ha conseguito anche l’abilitazione alla professione di Guida turistica, con uso professionale della lingua estera ‘tedesco’ grazie al superamento della pubblica sessione di esame presso la Regione dell’Umbria. È stato visiting professor presso le Accademie di Belle Arti di Bilbao, Pontevedra e Córdoba (Spagna), Salonicco (Grecia), Oporto (Portogallo) e Nanchino (Cina), nonché rappresentante ufficiale dell’Accademia di Belle Arti di Perugia presso le Accademie di Dortmund e Augsburg (Germania), Siviglia, Granada, Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas de Gran Canaria (Spagna), Quimper (Francia), Harbin, Chongqing e altre sedi (Repubblica Popolare Cinese).

La sua attività scientifica, culturale e professionale lo ha portato a pubblicare oltre 450 pubblicazioni tra libri, articoli e altro, su temi che variano dall’archeologia, alla storia dell’arte, alla critica d’arte contemporanea, alla toponomastica, alla letteratura e al teatro comico: tra i libri, La casa dei Romani (Longanesi, Milano 1990), Fregellae, il museo e il parco archeologico (Palombi, Roma 1997), Pompei. Vita quotidiana degli antichi romani, (Magnus, Udine 2009, anche in edizione americana, John Paul Getty Museum, Malibu 2009), Tutti pazzi per gli Oblivion. Per una comicità raffinata e intelligente, Cendon Libri / Aracne, Trieste/Ariccia 2014), I cambi di nome dei Comuni italiani (1861-2014). Documentazione e analisi storico-interpretativa (ItalAteneo, Roma 2017), Memorie irrisolte e a fatica ricomposte. Cremona, il quartiere di San Bernardo e la parte materna della mia famiglia (Era Nuova, Perugia 2021), Percorsi aperti. Nihil humani alienum. 40 saggi brevi di storia, arte e cultura varia (BertoniEditore, Perugia 2022)

La Perugia Etrusca

di Luana Cenciaioli

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LUANA CENCIAIOLI

Luana Cenciaioli, perugina,  archeologa si è laureata in Lettere Classiche con indirizzo archeologico presso l’Università degli studi di Perugia e ha frequentato la Scuola Nazionale di Archeologia  dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.

Funzionario archeologo presso il Ministero per i Beni e le attività Culturali, Soprintendenza Archeologia dell’Umbria dal 1979,  ci è occupata della come tutela e valorizzazione, di numerosi territori tra cui Perugia, e ha diretto le aree archeologiche della necropoli etrusca del Palazzone a Ponte S.Giovanni, di Otricoli e di Gubbio. Ha condotto lo scavo al di sotto della Cattedrale di S.Lorenzo di Perugia seguendo la parte scientifica e curato il restauro dell’arco etrusco.

Ha diretto e curato mostre o convegni e collaborato con altri enti con la partecipazione scientifica

Dal 2015  al 2020 è stata nominata presso il Polo Museale dell’Umbria, Direttore dei musei archeologici nazionali dell’Umbria – Perugia, Spoleto e Orvieto.

E’ autore di circa duecento lavori tra monografie e articoli riguardanti tali territori; si è interessata particolarmente di elementi architettonici e elementi lapidei.

La Perugia di Sandro Penna

di Francesca Tuscano

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FRANCESCA TUSCANO

Francesca Tuscano è laureata in Lingua e Letteratura Russa, in Italianistica e in Lingua e Cultura Italiana per stranieri, specializzata in Insegnamento della lingua italiana come Lingua straniera, addottorata in Comparatistica, assegnista di ricerca in Letteratura Italiana Contemporanea e abilitata al ruolo di Professore di seconda fascia di Letteratura Italiana Contemporanea. Ha insegnato Lingua russa presso l’Università degli Studi di Perugia, e Lingua e cultura italiana e traduzione dal russo e dal tedesco presso l’Università di Salisburgo e l’Università per Stranieri di Perugia. Si occupa principalmente di rapporti tra cultura russa e italiana, letteratura italiana contemporanea, storia della musica, cinema e linguistica. Ha pubblicato saggi sulla storia della traduzione dal russo all’italiano, su Stefano Benni, Corrado Alvaro, Pier Paolo Pasolini, Cesare Pavese, Cesare Gobetti, Modest Musorgskij e sulla storia dei musicisti dell’ordine francescano. Ha tradotto testi di Boris Akunin, Roman Jakobson, Velimir Chkebnikov, Jurij Lotman, Leonid Batkin, Eduard Limonov, Kirill Medvedev, Naum Kaplan, Aleksej Tolstoj e altri. Ha pubblicato molti saggi su Pier Paolo Pasolini, e una monografia (La Russia nella poesia di Pasolini, 2010). Si è occupata dei rapporti di Corrado Alvaro con la cultura russa e del paesaggio letterario dell’Aspromonte (in Dal sublime alla cartolina. Rielaborazioni del paesaggio nella letteratura italiana dal Settecento al Novecento, 2018). Ha scritto della storia e della lingua della comunità greca di Calabria, cui appartiene. Ha scritto libretti d’opera, poesia (La notte di Margot, Hebenon-Mimesis 2007; Gli stagni di Mosca, La Vita felice 2012; Thalassa, Hebenon-Mimesis 2015; Nella notte di San Lorenzo, per l’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, Corraini edizioni 2016; Il tempo del corvo e del ragno, Bertoni 2021), un pezzo di teatro per ragazzi (Come si usano gli articoli in D. Margheriti, F. Tuscano, I diritti dei bambini, Rubbettino 2005) e narrativa (#tipologieumanetroppoumane in M. Arcangeli, V. Selis, Faccia da social. Nazi, Webeti, Pornogastrici e altre specie su Facebook, Castelvecchi 2017).

La Perugia di Aldo Capitini

di Giuseppe Moscati

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GIUSEPPE MOSCATI

Dottore di ricerca in Filosofia e Scienze Umane, formatore sui temi della pace, del disarmo e della cooperazione internazionale, responsabile della Biblioteca Neoumanistica della Fondazione Cucinelli di Solomeo (Pg), scrive per il quindicinale “Rocca” e altre testate culturali.

Già presidente dell’Associazione Naz. Amici di Aldo Capitini, lo è della Fondazione Centro studi A. Capitini di Perugia.

Ha curato oltre a G.Ch. Lichtenberg, L’uomo plasma se stesso, anche volumi collettanei di studi capitiniani, il carteggio A. Capitini – G. Calogero, Lettere 1936-1968 (con Th. Casadei, 2009) e il Dossier Aldo Capitini. Sorvegliato speciale dalla polizia (con A. Maori, 2014).

Tra i suoi libri: Sandro Penna e Vittorio Bodini. Tracce di una compresenza poetica (2010), La lumaca Maggiolina (2018) e In bocca al gufo (2022).